Da Jaguar a Diabolik

Ho visto il terzo capitolo del Re del Terrore firmato dai Manetti Bros. E mi è piaciuto. Quindi, oggi voglio discutere con voi alcuni temi che emergono ai miei occhi da questa pellicola.

l’immagine è una fotografia scattata da me in via Pesto a Milano tramite la fotocamera del mio smartphone Wiko View 5 Plus, dotato delle seguenti specifiche: Quadcam 48MP, ROM 128GB, RAM 4GB, processore Octacore 2,3 GHz, risoluzione HD+ 720x1600px, dimensioni display 6,55″, camera selfie 8MP, sistema operativo Android™ 10

Non in medias res ma ex abrupto

Il capitolo non inizia in medias res (cioè a vicenda già iniziata) come invece era avvenuto in quello precedente. Purtoppo. Bensì quando Diabolik ed Eva progettano il rapimento della pregiatissima collezione di monete antiche della C.ssa Wiendemar presso la Banca Centrale. Ma, a differenza di quello (e in opposizione allo stesso), interviene l’elemento imprevisto (ossia, il furto agito dalla banda di ladri). Ecco, semmai in apertura di questo episodio sono date alcune pennellate circa la pericolosità di questo spietato sodalizio di malviventi. Quindi, mi viene da osservare che il tentativo di iniziare in medias res da parte di Eva e Diabolik non va a buon fine, per l’intervento ex abrupto (cioè all’improvviso) della presenza scenica del gruppo di banditi.

Eva e Altea: le due identità dell’amore

C’è poi quello che i giornalisti chiamano il “convitato di pietra”: in questo caso, l’amore. Ma non un amore qualsiasi, bensì quello determinato di una donna molto coraggiosa. L’amore di Altea che, in virtù del profondo sentimento che prova per Ginko, cerca Eva Kant e si allea con lei, per liberare i rispettivi uomini. L’amore, che noi profani siamo soliti immaginare che viaggi su destrieri fantastici (quali ad esempio la mitologica Chimera greca), in questa circostanza invece viaggia sulla Jaguar E-Type di Diabolik. L’amore ha un volto: quello di Eva Kant. L’amore ha due identità: Eva, vedova del C.te di Kant, e Altea von Wallen, l’eterna amante di Ginko. L’amore risoluto di Altea, così profondo e intenso, che la D.ssa di Vallenberg rimprovera l’Ispettore, dicendogli: «Dovresti avere in amore lo stesso coraggio che hai nel combattere il crimine». L’amore di due donne così coraggiose, che per una volta Diabolik e Ginko sono ambedue impotenti di fronte al trascorrere degli eventi ‒ e possono solo attendere di essere salvati.

I deuteragonisti

Ora farò quello che gli antichi greci avrebbero chiamato ὕστερον πρότερον (hùsteron pròteron). Ossia, parlerò prima di ciò che dovrei cronologicamente (o testualmente, o anche solo logicamente) dire dopo. E lo farò parlando di alcuni deuteragonisti (cioè i personaggi secondari, che però si rivelano essenziali nell’aiutare le protagoniste a raggiungere lo scopo del racconto).

Il pugnale

Non credevo che si potesse fare, di uno strumento di lavoro, un personaggio importante nell’economia di un racconto. Mi riferisco al pugnale di Diabolik. Esso diventa determinante nel momento in cui Diabolik è fatto prigioniero all’interno della villa dell’Avv. Manden. Ben lungi dal far pensare ai celebri coltellini multifunzione (anche detti “svizzeri”), sarei tentato di dire che il pugnale rappresenta per Diabolik ciò che è la bacchetta magica per un prestigiatore (dal punto di vista del pubblico spettatore, intendo).

La Jaguar E-Type

C’è poi un altro personaggio assai importante nello svolgimento della trama di questo capitolo: la Jaguar E-Type. Essa è presente in due momenti salienti: all’inizio, quando Diabolik e Eva pianificano e tentano di attuare il furto della collezione di monete della C.ssa Wiendemar. E quando Altea e Eva si presentano a casa dell’Avv. Manden. Per me la Jaguar E-Type è il quarto deuteragonista, perché è l’alleato delle due donne che consente loro di arrivare dove Diabolik e Ginko si trovano.

La dedica

Ma, a dire il vero, il primo deuteragonista è colui al quale è stato dedicato questo capitolo dai Manetti Bros: “Ciao Carlo, sarai sempre con noi” è la dedica commovente che chiude la pellicola.

L’Agente Palmer

Il secondo deuteragonista è l’Agente Palmer, al quale ‒ da seguace delle imprese di Diabolik ‒ con tutta la mia stima mi sento di dedicare queste parole: «Ciao Palmer, è stato un onore averti come avversario».

La collana del Grifone Nero

Da ultimo, vorrei menzionare il fatto, che come gesto di ringraziamento per l’inedita, fruttuosa e vittoriosa alleanza, Eva restituisce ad Altea la collana del Grifone Nero, che le aveva rubato nel corso del precedente capitolo cinematografico. Ecco un interessante punto di collegamento fra i due capitoli di questa trilogia. Perché questo particolare deuteragonista funge da trait d’union fra i due episodi. E mostra che Eva non è solo una fredda calcolatrice, bensì è anche capace di mostrare rispetto e riconoscenza.

Diabolik e Ginko: gli antieroi

A questo punto sento di dover parlare della domanda capitale di Ginko (posta nel titolo di questo terzo capitolo cinematografico): «Diabolik, chi sei»? Ed è la domanda opportuna che Ginko si pone ‒ e pone al suo avversario ‒ per capire contro chi ha combattuto tutta la vita. È la domanda capitale alla quale Ginko sente di dover dare una risposta. Perché egli sente che il tormento della sua vita deve avere un’identità ‒ se no, egli ha dato la caccia per tutta la sua vita a un fantasma. Diabolik risponde raccontando la sua vita, portando lo spettatore e l’Ispettore a identificare la pantera nera imbalsamata prima con la vettura (che il giovane Diabolik si era costruito da sé) e poi con se stesso. Certo, Diabolik e Ginko per una volta possono solo assistere impotenti allo scorrere degli eventi. Allora ‒ almeno per questo capitolo ‒ non posso parlare di loro come protagonista e antagonista, bensì di due antieroi: nell’accezione letteraria (si pensi ai personaggi dei romanzi di Dostoevskij) e anche cinematografica (si pensi al film Forrest Gump) del termine, uniti nel finale saluto alle esequie dell’Agente Palmer.

di BeyPolite (screenshot autoprodotto) – Diabolik chi sei (film di Manetti Bros 2023).png, su YouTube., soggetto: Scena tratta dal trailer di Diabolik – Chi sei? diretto da Manetti Bros, dimensioni originarie: 1918x808px, Licenza: Copyrighted, nome file: Diabolik chi sei (film di Manetti Bros 2023).png, data creazione file: 2 gennaio 2024, indirizzo: https://it.wikipedia.org/wiki/Diabolik_-_Chi_sei%3F#/media/File:Diabolik_chi_sei_(film_di_Manetti_Bros_2023).png, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=9992790

Da Jaguar a Diabolik: il Bildung’s Roman

Dunque in questo capitolo si ha un Bildung’s Roman (o romanzo di formazione): ossia quello che porta alla formazione dell’eroe ‒ anzi, dell’antieroe (come in questo caso) ‒ Diabolik.

L’identità

Il primo elemento per me insolito è il fatto che, alla fine del Bildung’s Roman l’identità di Diabolik non viene chiarita in modo univoco. Diabolik non dice: «io sono Marco» (nome di fantasia). Anzi, come ho scritto prima, lo spettatore è portato a identificare sempre più il personaggio con la pantera nera in prima istanza e con la Jaguar E-Type in seconda battuta. Quindi, Diabolik è la pantera nera ma anche l’auto. Ma, a differenza di Ginko e Palmer, Diabolik non è un nome (come Marco, nell’esempio precedente). Chissà, sarà magari proprio questa identità evanescente del Re del Terrore, che consente al personaggio di rafforzare la sua aura di mistero.

La Societas

Mi risulta strano anche il fatto che questo romanzo di formazione non abbia come scopo la riammissione dell’eroe nel consesso civile. Tale visione teleologica (cioè del fine ultimo) è necessaria, affinché l’eroe ristabilisca la giustizia entro la Societas dalla quale egli si era allontanato. Quello che nella letteratura nordica si chiama Waldgang. Ossia la camminata nei boschi, intesa come ingresso in questo mondo, per allontanarsi dalla Societas nella quale il Waldgänger (“colui che cammina per la foresta” letteralmente, cioè il protagonista) è cresciuto. Quindi l’imboscamento del personaggio (per farne una traduzione concettuale), è fondamentale. Ciò dal momento che la Waldgang è necessaria per la formazione dell’eroe. Ecco, direi che questo è un passaggio topico obbligato nella letteratura nordica. Si pensi al Bildung’s Roman che avviene nella saga di Sigfrido, all’interno dell’epopea dell’Oro del Reno musicata da Richard Wagner.

L’eroe ideale

Anzi, il Bildung’s Roman in questo caso termina nel momento in cui i due antieroi vengono liberati dalle rispettive donne. Sì, perché lo scopo della narrazione è partecipare al rito funebre dell’eroe ideale. Tale infatti era il fine della chanson, ossia il romanzo occitano medievale. Ma anche quello del Lied von Heldentaten (il canto di gesta eroiche) o Lied epischer Taten (il canto delle gesta epiche). E in questo caso il compimento della vicenda è la celebrazione delle esequie dell’Agente Palmer. Perché qui Palmer è l’eroe che accetta la morte, affinché Ginko possa vincere.

E voi, qual è il deuteragonista grazie al quale siete usciti vincitori in un determinato periodo della vostra vita? oppure: ricordate chi nella vostra vita è stato disposto a perdere, affinché voi vinceste?

Juan

Ove non specificato, si tratta di frame estrapolati dalla locandina (movie trailer) del film Diabolik. Chi sei? che ho reperito tramite il profilo Instagram ufficiale dell’attrice Monica Bellucci. La risoluzione originaria dei frame è 1920x1080px, del peso di 572kB, dal quale è stato estratto un particolare di 457x341px, del peso di 12kB (per l’immagine di copertina). Le immagini sono pubblicate su questo blog, nel presente post, con l’esplicito consenso dell’Editore DIABOLIK © ASTORINA SRL

Quanto ai ferma-immagine (frames) estrapolate dalla locandina (movie trailer) della pellicola (film), poiché ho per tempo provveduto a fare esplicita richiesta circa gli opportuni permessi di pubblicazione sia Diabolik Film che ai Manetti Bros, che agli attori (Monica Bellucci, Miriam Leone e Giacomo Gianniotti) direttamente interessati, senza ottenere risposta, ho inteso procedere comunque, facendo salvo il principio del silenzio-assenso, poiché essi sono stati in ogni caso informati per tempo

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.